A l d o P a l a z z o l o – Dal Ritratto fotografico al video-ritratto
L’Agorà della Biblioteca – Sguardi siracusani – inaugura il 15 ottobre alle ore 19.00 presso il cortile dell’Assessorato alla Cultura (ex Convento del Ritiro), via Mirabella 29 il suo nuovo ciclo con l’artista Aldo Palazzolo che, accompagnato da Fabio Iemmi, compagno d’arte e di lavoro, parlerà del ritratto fotografico e del videoritratto.
Attraverso una piccola esposizione e la proiezione del primo ritratto-video della serie gli ‘Gli Imperdonabili’ dedicato a Manlio Sgalambro, l’artista ci condurrà dentro il suo percorso fatto di sinestesia di linguaggi (la fotografia, il romanzo, la poesia, il video, il teatro), in un univer so che racconta visi e storie non soltanto attraverso la foto, ma con un’immagine che si fa altro.
Il suo occhio curioso ed indagatore, non si limita a r iprendere amici e conoscenti che per qualche motivo hanno stimolato un interesse, una riflessione, ma si posa anche sui personaggi famosi che incontra nel suo viaggio. Realizza così un Pantheon di ritratti che inquietano e seducono contemporaneamente: i suoi umani Palazzolo li fotog rafa frontalmente, a viso aper to, con lo sguardo che rimanda al suo proprio sguardo.
Ritratti senza or pelli, sempre carichi di una tensione emotiva ed esistenziale che r iporta il soggetto al grado zero, all’essenza unica e primaria, all’essere mortale. Ancora una volta sorprende la qualità e la bellezza della luce oltre alla sapienza della stampa. Nel 1989 il critico Peter Weiermair lo segnala fra i r itrattisti più importanti del mondo allestendo la mostra e il catalogo de ‘Il Ritratto nella Fotografia Contemporanea’ con artisti come Andy Warhol, Robert Mapplethorpe, Annie Leibovitz, Bruce Weber, Mary Ellen Mark, Cleg & Guttman, Lynn Davis, Thomas Ruff.
‘L’Agorà della Biblioteca’, quindi r iprende il suo percorso, con una edizione fatta da 4 appuntameti dedicati ad ar tisti siracusani che incontrano il pubblico discutendo di arte e società e proponendo il loro punto di vista ‘strabico’, estraneo ai facili luoghi comuni che spesso risultano pervasivi nel mondo della cultura.